Mafia nel catanese, carcere per moglie e nuora di un boss

Carabinieri;

Arrestate la moglie e la nuora del boss Pietro Puglisi, genero del capomafia deceduto “Pippo” Pulvirenti, il Malpassotu. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale, hanno eseguito il provvedimento ai danni di Lucia Pulvirenti (60 anni) e Ornella Micci (36) accusate di associazione mafiosa, e la seconda pure di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Entrambe sono finite in carcere.

La misura è scattata a seguito del ricorso della Procura di Catania contro la decisione del GIP che a giugno 2020 aveva rigettato la richiesta di ordinanza di custodia cautelare avanzata dalla DDA nell’ambito di un’inchiesta sul gruppo di Mascalucia della famiglia mafiosa “Santapaola-Ercolano” di Cosa Nostra. Il Tribunale e la Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso.

Le donne, secondo quanto sostenuto dalla DDA, avevano un ruolo fondamentale all’interno dell’organizzazione mafiosa: Lucia Pulvirenti, figlia del “Malpassotu” e moglie del boss Pietro Puglisi, si occupava dell’incasso del pizzo e di fungere da collegamento tra il marito detenuto e i figli Salvatore e Giuseppe. A entrambi riferiva gli ordini del capomafia direttamente dalla galera. Ornella Micci, consorte di Salvatore Puglisi, è pure considerata responsabile insieme al coniuge di un’estorsione di oltre 10mila euro alla proprietaria della casa abitata dalla nuora del boss.

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